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corso vittorio emanuele 57, avella (AV)

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NOCCIOLA TOUR: Alla scoperta della Nocciola di Avella

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MUGNAM TOUR Alla scoperta dell’Arte Salumiera

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SULLE ORME DI ERCOLE Tour tra Avella, Nola e Cimitile

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IL SENTIERO DI SAN MICHELE Immersi nella natura

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L’ARRAMPICATA Alla Scoperta della Falesia di Avella

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Su questo partner

Avella, facilmente raggiungibile attraverso la S.S. 7/bis e l&rsquo;autostrada Napoli &ndash; Bari grazie alla presenza dei caselli Nola &ndash; Baiano e con i treni e mezzi pubblici gestiti dalla circumvesuviana.&nbsp;<br /> Nell&rsquo;antichit&agrave; il territorio di Abella si identificava con il territorio dell&rsquo;attuale mandamento di Baiano e confinava con il territorio di Nola.<br /> Nel V secolo a.C. le popolazioni sannitiche posero fine all&rsquo;egemonia etrusca e in seguito alle guerre sannitiche, Nola, Nucera e Abella entrarono nell&rsquo;alleanza romana. Nel periodo che intercorre tra il IV ed il I secolo a.C. le unit&agrave; urbane che per dimensioni e influenza politica sul territorio erano di rilevante interesse sembrano essere le citt&agrave; di Avella e Nola.<br /> <br /> <br /> <br /> Nel V secolo a.C. le popolazioni sannitiche posero fine all&rsquo;egemonia etrusca e in seguito alle guerre sannitiche, Nola, Nucera e Abella entrarono nell&rsquo;alleanza romana. Nel periodo che intercorre tra il IV ed il I secolo a.C. le unit&agrave; urbane che per dimensioni e influenza politica sul territorio erano di rilevante interesse sembrano essere le citt&agrave; di Avella e Nola. I due centri determinarono e condizionarono lo sviluppo di questa fetta di territorio dell&rsquo;Ager Campanus. L&rsquo;originario insediamento di Abella romana si fa risalire al VI sec. a.C.<br /> <br /> La citt&agrave; rivestiva una grande importanza commerciale a causa della posizione strategica sulla via che collegava, e collega ancora oggi la pianura campana con il Sannio Irpino.&nbsp;<br /> Saccheggiata da Alarico nel 410 d.C. e successivamente da Genserico nel 455 d.C., cadde sotto il dominio dei Goti e fu Longobarda, sotto Singinolfo, nell&rsquo;ambito del ducato di Benevento.&nbsp;<br /> Da allora, Abella cess&ograve; di essere un centro cospicuo e importante, quale era sempre stato, per decadere al rango di oscuro villaggio. Parte della popolazione, infatti, abbandon&ograve; il troppo esposto centro urbano per rifugiarsi sui monti, intorno alla grotta di San Michele, e sulla collina del Castello, mentre altri nuclei si dispersero nella pianura. Assalita dai Saraceni nell&rsquo; 884 d.C. fu saccheggiata e sottomessa; infine, fu quasi completamente distrutta dagli Ungari nel X secolo d.C.<br /> In seguito il territorio divenne feudo di molti: da Arnaldo il normanno (1075), fino ad Aspreno Colonna Doria del Carretto.&nbsp;<br /> La ripresa della vita civile avvenne lentamente con il consolidarsi della potenza normanna, che si afferm&ograve; con la cacciata dei longobardi; le popolazioni, ritornando al piano si sparsero dando luogo a diversi nuclei, infatti nel periodo medioevale, si assiste ad una struttura urbana non pi&ugrave; compatta all&rsquo;interno della murazione, ma suddivisa in quartieri, dei quali si riconosce: San Pietro, Madonna delle Grazie (Cortalupino), San Giovanni/Santa Candida, San Romano/Cortabucci.<br /> <div><br /> </div>

Indirizzo

  • corso vittorio emanuele 57, avella (AV)

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